rossaurashani

L’amore al tempo di Facebook

In Amici, amore, Anomalie, Ironia on 21 novembre 2011 at 18:11

Vi siete accorti che la nostra vita, almeno per buona parte di noi, non la parte migliore perchè questo non è detto, ma una grossa parte, è scandita dai contatti Facebook?
Se devo essere sincera alcuni amici, molto cari, li ho conosciuti pure io in rete, attraverso un altro social net, ma erano altri tempi, tempi preistorici, e poi quello era un luogo dove ci si “sortiva” per il contenuto di quello che si postava, a volte anche lunghe dissertazioni su una breve frase, su temi importanti e decisivi, mai sui piccoli accadimenti e pensierini quotidiani, che tutto sommato di importanza ne hanno molto poca.
Per carità io non ho nulla contro FB, se non altro perchè, proprio qui ho ritrovato il mio fidanzatino della gioventù che è diventato, a tutto titolo, il mio compagno della vecchiaia. Certo sarebbe stato difficile ricontattarci in un altro modo, perchè stavamo in due città diverse, ma sai com’è, il destino scrive storie che non si immaginerebbero mai.
Ma non è della mia storia che voglio parlare, anche perchè è già di per sè così strana, che non può essere usata come denominatore comune per le altre. Voglio invece parlare di tutte le storie che si intrecciano in questo luogo di “perdizione” e di tutti gli amori che nascono e che muoiono, delle amicizie che fioriscono e che vengono recise rapidamente e della vita che si dipana tra uno scritto ed un altro.
Parliamo degli annunci del mattino: “Sto a letto oppure mi alzo mi faccio il caffè e poi torno a letto?” “Affanc… chi ha inventato il lavoro, se lo becco….” oppure la cattiveria dell’ora di pranzo: “Oggi fagioli, salsicce e polenza e pure un’aggiunta di funghi che male non fa…” e io lì a cogitare e soffrire sulla minestrina dietetica.
Alla sera un bel “buona notte e sogni d’oro“, oppure “‘notte me ne vado a cuccare“, “ciao a tutti ci si vede domani” e mille altri modi per lasciare la scena.
E tutto questo non è poi così innocuo, come sembra. Lo spunto me l’ha dato una cara amica che oggi sempre su FB, visto che abitiamo a una trentina di km. di distanza, mi raccontava di essere stata mollata (sempre nello stesso luogo) in diretta dal moroso incontrato sempre lì che l’ha cambiata con un’altra frequentatrice assidua del suo profilo.
Cosa tragica se non fosse che, uno così, per l’alto valore che ha, si dovrebbe poter cambiare subito con un altro profilo qualsiasi di FB, senza piangerci sopra nemmeno una lacrima.
E’ probabile che la prossima volta, la mia amica, si fiderà molto meno di una conoscenza fatta, maturata e disillusa proprio su questo grande libro faccia, che ha dei pregi sicuramente, come per esempio aiutare chi è solo, a sentirsi parte di un grande mondo attivo e bisbigliante, ma a pensarci bene però, è comunque un mondo illusorio, un grande specchio dove ci si riflette e dove le nostre paure lasciano il passo ad un po’ di tracotanza.
Un amico poi l’ha fatta ancora più grossa. Bazzicava su FB parlando di politica, ed era bello sentirlo parlare, sia per le idee che per la sua cultura. Io sono sua amica, mica virtualmente, lui lo conosco davvero e pure tutta la sua bella famiglia.
Poi da un giorno all’altro ha preso a parlare in poesia, di amore di quello vero con la A maiuscola.
La cosa mi era parsa strana e a dir la verità mi aveva pure preoccupato, non perchè lui parlasse d’amore, ma perchè non sproloquiava più sul nostro ex primo ministro. Un giorno gli ho chiesto se aveva problemi col lavoro, anche se in genere questo tipo di problemi non ti fa vaneggiare in versi, tutt’al più sacramentare in volgare ed in effetti i problemi non stavano lì. Si era innamorato e aveva lasciato la famiglia per una nuova lei conosciuta in rete ma di un’altra regione molto più a sud.
Non voglio giudicare i sentimenti umani nemmeno le situazioni che si formano e che si disfano sotto l’effetto delle illusioni, magari a volte si azzecca meglio così, che dopo un fidanzamento così lungo da chiamarsi ormai d’argento come ci raccontava Faber nel suo Matrimoni per amore.
Insomma sul libro delle facce le situazioni sentimentali si alternano: impegnata/o con…., sposata/o con…., single, situazione difficile-tumultuosa-terremotata-decostruttiva e così via, tanto che a volte una si accorge di essere mollata proprio lì dove c’era il suo nome e poi non c’è più.
La cosa che mi sembra ancora più strana e che non ci si trova più nel posto di lavoro, all’università, oppure sul tram, oggi il modo più usato per incontrarsi è nascondersi dietro quella “fotina” dell’attrice tutta curve oppure dietro il carapace del tronista di turno. Che poi alla fine è una bella fatica mettere assieme la realtà con l’immaginazione, possibile che tutti i fighi e le bellocce viaggino via internet? E possibile che poi se appena appena riesci a rimediare un incontro ti venga poi, ad affrontare la realtà, il latte alle ginocchia? Mai nessuno che risponda alla domanda: “Come sei? Perchè dalla foto non è che ti si veda benissimo…” risposta “Eh no caro mio, levati tutte le illusioni, io so’ tutta n’antra cosa!” Facendo sì che invece di pensare che si ha a che fare con uno sgorbio di natura, si pensi inevitabilmente che l’angelo che pensi di avere di fronte, qualche volta nelle foto non esce proprio un gran che bene.
Ma questo è il tempo dell’amore su Facebook e dopo aver digitato l’account troverete scritto in caratteri cubitali: “lasciate ogni speranza o voi che entrate” si sa come si entra, ma di certo non si sa come si esce :-).

  1. Ok, sono retrograda e anche un po’ stupida ma spiegatemi perché ‘sto facebook dovrebbe cambiare le nostre vite. Tu hai trovato un amore attraverso Fb ? Manco per sogno ! Hai ritrovato qualcosa di preesistente. L’amico si è innamorato di un profilo ? Fallo passare alla realtà e poi vediamo..Un amico racconta per filo e per segno come si sveglia la mattina e cosa mangia a colazione ? Che noia !! E poi, cosa crede ? Di raccontarci il suo intimo pensiero ? Ma per favore ! E allora prendiamo la dose di Fb giornaliera solo per quello che è : la possibilità di relazionarsi con gli altri in maniera più facile comoda. Quando si è stanchi basta un clic. Ciao Donatella

    • Sì su quello che dici non ci piove, Ma in qualche modo la penso come Martina, Facebook e anche un luogo da studiare perchè è anche metafora delle nostre vite Magari non la tua e nemmeno la mia ma ci sono molti che ci passano giornate, persone che forse non hanno davvero altro da fare, o per mancanza di possibilità o per mancanza di risorse. Io credo fermamente che quando si ha molto da fare, non si passano le giornate a blaterare su un social net a meno che non si tiri tardi per arrivare a fine mese. Ma con i tempi che corrono chi sta dentro vuol proprio dire che è alla canna del gas. Non per colpa sua , magari vive una vita ai margini di tutto, di un lavoro, di una famiglia, delle amicizie. Forse è proprio da questi eccessi che nascono i rapporti anomali. La voglia di illudersi e di eccellere o di confondersi in mezzo agli altri.
      Faccio un esempio: ultimamente ho dato l’amicizia ad un personaggio che parlava in modo colto, appropriato, democraico e liberale. Nel giro di qualche giorno è venuta fuori la sua vera natura zotica e illiberale. Mi chiedo cosa cercasse di fare con quel tono mellifluo iniziale se poi nel giro di qualche manciata di .ore è passato all’aggressione pura. E non ti dico la sofferenza quando nessuno di quelli che gli hanno dato amicizia se l’è più filato. Certo avrebbero potuto cancellarlo, come sottointendi tu e forse la tecnica usata, ossia quella di ignorarlo è la vendetta migliore, ma alla fine mi fa pena, uno così non può avere una vita normale, è un disadattato, uno che reitera gli errori di una vita reale anche in quella virtuale. Così le persone che si innamorano delle parole di uno o quelli che impazziscono per una nuova fiamma dall’avatar accattivante. Insomma un mondo un po’ fasullo e superficiale che sostituisce la concretezza non piacevole di alcune vite. Tutto sommato a parte la fortuna mia iniziale, tutto sommato gli amici veri non li ho fatti qui 🙂

  2. Visto che mi hai citata,anche se brevemente (non sono tra i protagonisti!) intervengo. 🙂
    Sulle dinamiche di Facebook sono state fatte ricerche su ricerche. Sulle dinamiche in generale delle conoscenze fatte sull’Internet, scritti altrettanti trattati.
    Io ho conosciuto grandi persone su Internet. Tu e Mario ne siete l’esempio lampante. AMICI. Ma per quanto riguarda “gli amori”… beh io mi sono presa un’enorme fregatura.
    Tu e Mario vi siete “ritrovati”, è diverso. Vi conoscevate, e di persona, da una vita. In quel caso l’Internet è stato un mezzo utile, come hai detto tu, per incontrarvi, un mezzo, nel vostro caso, da benedire. In altri casi, si rischia di mettersi in gioco in genere quando si è molto vulnerabili. E’ un terno al lotto che non vale la pena giocare, troppo rischioso. Si rischia di ritrovarsi come su uno di quei siti tipo Match.com/Meetic, quelli dove ci si iscrive con la foto, per fare un po’ di sesso. Le dinamiche sono le stesse. Molti “predano” la rete per questo fine, si mettono varie maschere, varie identità, si spacciano per coloro che non sono e bisogna stare molto, molto attenti.
    Io mi sono sempre presentata con il mio vero nome e cognome per questo motivo. All’inizio perché la rete la usavo come “campo” per le mie ricerche universitarie, e poi quando è sfociato nel personale l’ho lasciato. Io sono come mi presento, ma lo siete anche voi.
    Altre persone hanno secondi fini, predano sulle vulnerabilità di chi non ha altri sbocchi sociali.
    Anche se si è adulti e vaccinati, bisogna stare molto, molto attenti.

    • Cara Martina, ogni riferimento a persone o fatti reali è puramente casuale. Lo è perchè nella rete tutto si assomiglia e tutto si giustifica. Si trova di tutto e a volte anche amici per sempre, che ti stanno vicini e che ti fanno sentire ascoltata oltre ogni misura. A volte gli amici di sempre ti considerano scontata e altre volte non hanno tempo. Quelli virtuali molto spesso hanno tempo da dedicarti e questo è un grande bene. Però non è sempre così e lo sai bene. In mezzo a gente bella esiste anche il succhiasangue di turno. Quello che pur senza una vera volontà tende a soddisfare le proprie esigenze dimenticandosi degli altri.
      Egoismo ed egocentrismo, non vera cattivera, solo un pensare a se stesso/a, senza doversi prendere in carico altri.
      Sarebbe bellissimo trovare gente fantastica e pter dire sempre quello che si pensa. Ma non si può, perchè la delusione è dietro l’angolo. Ci saranno tempi miglore è l’amore sarà in quel tempo meno virtuale e più vero.
      Un abbraccio

  3. Caro amore
    Io, l’ho letto come una disgressione sui costumi, non come un’analisi su FB, anche se forse lo era. In questo, nell’essere racconto, mi ci sono divertito e ho visto persone. In FB come nella vita tutto è vero e tutto è falso, in rete solo un po’ di più. Ci si può nascondere anche dietro un altro aspetto ma il raccontarsi diversi quello è comune. Poi purtroppo il mondo è pieno di aspiranti vittime. Spesso mi fanno pena, a volte rabbia. Ma come sai stiamo proprio in questo momento inseguendo una sorta di fantasma evanescente. Noi con la nostra realtà. Eppure conosco bene, per esperienza, l’universo di persone che non riescono ad accettare nemmeno la più banale delle realtà. E allora, nella mia infanzia, non era ancora stata inventata (in Italia non c’era) la rete. Qualcuno sostiene che la vita è solo un gioco di prestigio. E voilà!

  4. L’amore ai tempi di Facebook.
    Credevate che fosse amore, invece era un calesse. Tiè.

    Mi diverte lo slogan che si sono scelti: “Facebook ti aiuta a connetterti e rimanere in contatto con le persone della tua vita.”
    Mi ricorda tanto il vecchio slogan della defunta, cara, vecchia, pasticciona SIP: “Il telefono. La tua voce”.
    Cambiano i mezzi. Siamo noi a rimanere stronzi uguali.

    • Credo tu abbia ragione Mad, siamo noi che in qualche modo usiamo i mezzi che ci vengono dati e ne approfittiamo per farne un uso improprio. Come dicevo da Martina a parte le dimensioni varie, di stronzi ce ne sono tanti, ma io non sono maliziosa, molti sono stronzi senza saperlo, ma credimi non è il tuo caso, tu non sei nata vittima quindi potresti passare per stronza, anche se non lo sei per davvero.
      Ma fallo pure credere così ti rispettano sicuramente di più.

  5. Sul fatto della “non intenzionalità” dello sfruttamento della vulnerabilità degli altri Ross rimango molto, molto dubbiosa. Cito Mad a caratteri cubitali: Cambiano i mezzi, siamo noi a rimanere stronzi uguali. Se vai su Internet, ti metti a frequentare tutti i blog e/o pagine di facebook di donne in difficoltà (che per antonomasia sono più vulnerabili) e a flirtare indisciminatamente con tutte, prima o poi una ci casca. E’ una tecnica comunissima e sull’ “online flirting” sono pure stati scritti fiumi di parole. Sul “senza una verà volontà” non ci credo proprio, ma proprio per nulla, a meno che uno non sia un maniaco ma qui andiamo nella patologia.
    Uno è così online perché gli riesce più semplice (per via dell’anonimato) una cosa che farebbe tranquillamente anche nel mondo reale. Come ho scritto anche da me, stronzi si nasce.

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